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Lavoro mercoledì 29 marzo 2017 ore 19:30

"Compro oro" da non confondere con "orafo"

Binazzi (Cna): "Bene la regolamentazione ma niente aggravi per l’impresa che solo occasionalmente svolge questa attività"



AREZZO — “È bene circoscrivere il campo quando si parla di compro oro – così la Presidente CNA Franca Binazzi dopo le recenti audizioni alle Commissioni di Camera e al Senato a cui ha partecipato anche CNA Arezzo - Con un decreto legislativo il Governo sta regolamentando il settore, introducendo strumenti utili alla tracciabilità (registri, procedure telematiche, archivi fotografici, conti correnti ad hoc), con l’obiettivo di evitare i rischi di riciclaggio. Un intervento opportuno e condivisibile per chi fa attività esclusiva di compro oro. Ma se così facendo si penalizzano i piccoli artigiani e i gioiellieri che in modo del tutto occasionale e residuale svolgono anche questa forma di commercio, la nuova disciplina non ci trova d’accordo”.

La Presidente Binazzi sgombra il campo da ogni possibile dubbio: “i compro oro sono commercianti di prodotti in oro, che acquistano oggetti preziosi, sia nuovi che usati, per rivenderli al pubblico, a fonderie o altri operatori senza sottostare ad obblighi particolari. Non stiamo parlando di orafi o gioiellieri a cui a volte capita di acquistare il metallo da privati; in questo caso parliamo di imprese in possesso di specifici requisiti e la cui attività - comunicata alla Banca d’Italia - impone regole stringenti in materia di tracciabilità e di pubblica sicurezza”.

Un modo per dire che ciò che giustamente varrà per il tracciamento degli oggetti e degli operatori che svolgono attività esclusiva di compro oro, con le conseguenti sanzioni civili e penali in caso di violazioni, non potrà valere per categorie iper regolamentate come l’orafo o il gioielliere che raramente si trasformano in compro oro.

“In audizione di fronte alle Commissioni di Camera e Senato – precisa la Presidente Binazzi - non ci siamo limitati a sollecitare una netta distinzione, siamo andati oltre ponendo una problematica non affrontata dal decreto legislativo: i compro oro che ri-lavorano e rivendono i pezzi acquistati. Si tratta di operatori che intervengono su oggetti punzonati, ma, come è noto, l’oggetto punzonato non può essere né ri-lavorato né venduto poiché la responsabilità del prodotto manipolato ricadrebbe sempre sul produttore originario. Come se ne esce? CNA Arezzo ha proposto una punzonatura ad hoc per i “compro oro” e la previsione di una responsabilità diretta di chi immette in commercio prodotti punzonati e successivamente lavorati”.


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