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Attualità martedì 30 agosto 2016 ore 19:45

Apertura anticipata della caccia, no del Wwf

La Giunta regionale ha deliberato la apertura anticipata della caccia per giovedì 1 e domenica 4 settembre dalle ore 6 alle ore 19



CASENTINO — Sarà possibile cacciare lo storno, la tortora (Streptopelia turtur), il colombaccio, il merlo, la gazza, la ghiandaia e la cornacchia grigia su tutto il territorio a caccia programmata e nelle Aziende Faunistico Venatorie della Regione Toscana, ad esclusione delle aree boscate. In queste ultime aree l'attività venatoria potrà essere effettuata solo da appostamento fisso.

Sempre il 1 settembre e con lo stesso orario si potrà cacciare l'alzavola, il germano reale e la marzaiola da appostamento fisso solo nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente presenti sul territorio a caccia programmata della Regione Toscana e nelle Aziende Faunistico Venatorie.

La preapertura della caccia, con le stesse modalità, luoghi e tempi previsti per il 1° settembre, sarà consentita anche domenica 4 settembre alle sole specie: gazza, ghiandaia, cornacchia grigia e storno.

Relativamente al territorio a caccia programmata, la Giunta ha deliberato che la caccia sia comunque consentita nel solo sottoambito di residenza venatoria.

Relativamente allo storno, la caccia è limitata ad una distanza non superiore a 100 metri da vigneti o oliveti aventi frutto pendente. Per tale specie è fatto divieto di vendita degli uccelli cacciati e sussiste il divieto di utilizzo dei richiami appartenenti alla specie storno.

Ai sensi della recente modifica dell'art. 12 della L. 157/92, tutti i capi debbono essere annotati nelle apposite sezioni del tesserino venatorio subito dopo l'abbattimento.

Intanto si registra già la dura presa di posizione del Wwf che parla di strage programmata perchè si caccerà in um momento particolarmente delicato del ciclo biologico. "E’ la prova - dicono dal Wwf - di come ancora la Regione Toscana sulla caccia delibera solo sulla base della volontà di soddisfare gli appetiti del mondo venatoria piuttosto che fondandosi sulle indicazioni del mondo scientifico e dell’Europa e sulle necessità di conservazione della nostra fauna."


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