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Attualità mercoledì 24 giugno 2020 ore 16:36

Canne in Arno a "caccia" di trote

Cinque chilometri alle sorgenti del fiume dove sperimentare tecniche di pesca e divertirsi



PRATOVECCHIO — Pescare trote alle sorgenti dell'Arno sul Monte Falterona, all'ombra dei castelli di Porciano e Romena. Un'esperienza unica, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi per gli amanti della pesca ma anche per chi desidera vivere il contatto diretto con la natura. 

Canne in acqua, dunque, da sabato 27 giugno, giorno di apertura della zona di pesca a regolamento specifico denominata Capodarno, nata dal progetto Vivere il Fiume presentato dal Comune di Pratovecchio Stia e finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Bando per la Promozione dei Contratti di Fiume.

Un'area di pesca nell'Arno che si estende per cinque chilometri tra Pratovecchio e Stia, in due tratti distinti: il primo, a valle, nel quale sono consentite tutte le tecniche di pesca; il secondo, a monte, riservato alle modalità di pesca con esche artificiali e rilascio obbligatorio del pescato. 

Nel torrente Staggia che attraversa il centro abitato di Stia, è istituita una zona di protezione per la salvaguardia e riproduzione della fauna ittica. Ci sarà un numero chiuso di accessi per favorire una pesca sostenibile: 18 pescatori al giorno, suddivisi nel turno mattutino e pomeridiano.

L’avvio della pesca è il risultato perseguito dai partner del progetto, in particolare il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e l’Asd Pescatori Casentinesi, con interventi di bonifica e pulizia del fiume, ripopolamenti, formazione di guardie ittiche volontarie e attività di educazione ambientale con gli alunni della scuola primaria “Paolo Uccello”. Proprio ai giovani sono dedicate iniziative di avvicinamento alla pesca.

Per il sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri "l’attività della pesca rappresenta una bella occasione per praticare sport e apprezzare e tutelare l'ambiente in sinergia con altre progettualità realizzate dalla Regione Toscana e dalla nostra amministrazione, quali la Ciclopista dell’Arno e il recupero del Lungarno delle Monache a Pratovecchio".


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